CODICE ETICO A.S.D. O.A.S.I. LAURA VICUNA
Ispirato al codice etico del CONI
Articolo 1 – Premessa
Il Codice Etico dell’Associazione Sportiva Dilettantistica O.A.S.I. Laura Vicuna (di seguito l’Associazione) reca norme sostanziali e comportamentali che dovranno
essere rispettate da tutti coloro che operano, sia su base volontaria che professionistica, in seno all’Associazione nell’ambito delle rispettive competenze ed in relazione alla posizione ricoperta.
Il presente Codice regola il comportamento dei seguenti soggetti: atleti, allenatori, istruttori, dirigenti accompagnatori e genitori degli atleti iscritti all’Associazione, collaboratori e consulenti esterni, sponsor. L’iscrizione all’Associazione comporta l’accettazione incondizionata del presente Codice.
Copia del presente codice etico è portata a conoscenza di tutti i soggetti sopraindicati, indipendentemente dalla qualifica, richiedendone il necessario rispetto.
Articolo 3 – Rispetto dell’ordinamento sportivo e politica societaria
L’Associazione deve operare nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico e sportivo vigente ed uniformare le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, onestà, correttezza e trasparenza in ogni aspetto riferibile alla propria attività.
L’Associazione si impegna a fare conoscere e ad applicare tutte le norme contenute nel presente codice, prevedendo sanzioni disciplinari nel caso di mancato rispetto delle stesse.
L’Associazione si impegna:
# a promuovere azioni volte a diffondere una sana cultura dello sport;
# a sostenere iniziative rivolte alla diffusione dello sport per tutti, ad ogni livello, per qualunque categoria valorizzandone i principi etici, umani ed il fair play anche attraverso campagne di comunicazione, diffusione di materiale educativo e opportunità formative;
# ad astenersi da qualsiasi condotta atta ad arrecare pregiudizio alla salute degli atleti, con particolare riferimento ai bambini e giovani, garantendo che la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico assumano un ruolo primario;
# ad evitare comportamenti che in qualsiasi modo determinino o possano determinare incitamento alla violenza o ne costituiscano apologia;
# a promuovere un tifo leale e responsabile;
# a non premiare alcun comportamento sleale.
Articolo 4 – Regole di comportamento
Chiunque operi in seno all’Associazione deve essere a conoscenza delle normative vigenti che disciplinano e regolamentano l’espletamento delle proprie funzioni e dei conseguenti comportamenti.
Tutte le attività devono essere svolte con impegno, rigore morale, trasparenza e correttezza anche al fine di tutelare l’immagine stessa dell’Associazione.
Tutti, nell’ambito delle specifiche attività, devono uniformare la propria condotta al pieno rispetto dei principi di lealtà, onestà, imparzialità, integrità morale evitando comportamenti atti ad incidere negativamente sui rapporti interni che devono essere improntati all’osservanza dei principi di civile convivenza nel rispetto reciproco e garantendo il rispetto dei diritti e delle libertà delle persone.
Dovrà inoltre essere garantito il segreto di ufficio nelle attività di propria competenza. I responsabili delle singole attività non devono abusare del ruolo rivestito all’interno dell’organizzazione, rispettare i propri collaboratori e favorirne la crescita professionale nonché lo sviluppo delle potenzialità.
Nessuno può procurarsi vantaggi personali in relazione alla attività esercitata.
Tutti, nell’esercizio delle attività e funzioni affidate devono operare con imparzialità, evitando trattamenti di favore o disparità di trattamento nei confronti di tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno rapporti con l’Associazione.
È vietato rilasciare dichiarazioni o esprimere giudizi che possano in qualsiasi modo ledere l’immagine dell’Associazione o essere lesivi della reputazione di altre persone, enti o Società.
Articolo 5 – Gli atleti
Tutti gli atleti devono perseguire il risultato sportivo ed il proprio successo personale nel rispetto dei principi previsti dal presente Codice Etico.
Gli atleti devono impegnarsi:
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ad onorare lo sport e le sue regole attraverso la competizione corretta, impegnandosi sempre al meglio delle loro possibilità e delle loro condizioni psicofisiche, comportandosi sempre e comunque secondo i principi di lealtà e correttezza;
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a rifiutare ogni forma di doping;
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ad astenersi dal compiere, con qualsiasi mezzo, atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara;
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ad astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale degli avversari, a rispettare gli stessi, i loro staff tecnici e dirigenziali;
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a rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
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ad adottare iniziative positive e/o comportamenti atti a sensibilizzare il pubblico delle manifestazioni sportive al rispetto degli atleti, delle squadre avversarie e dei relativi sostenitori;
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ad astenersi dall’esprimere pubblicamente giudizi lesivi della reputazione dell’immagine e dignità personale di altre persone od organismi operanti nell’ordinamento sportivo;
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a rendersi disponibili a partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo.
Regole per i giocatori durante gli allenamenti:
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Ogni giocatore deve essere pronto 15 minuti prima dell’inizio dell’allenamento. Non è concesso allontanarsi dal campo di allenamento per alcun motivo. Le pause verranno concesse solo dall’allenatore.
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Ogni giocatore dovrà presentarsi con: abbigliamento adeguato all’allenamento, un asciugamano personale, una borraccia contenente acqua.
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La divisa da gioco non potrà essere utilizzata per gli allenamenti né per ogni altra occasione non autorizzata.
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Ogni giocatore è responsabile del proprio vestiario (gli allenamenti si svolgono in palestre pubbliche: è consigliabile portare la borsa con il cambio all’interno della palestra stessa e non lasciarla negli spogliatoi).
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Durante l’allenamento, ogni telefono cellulare dovrà essere spento o silenziato.
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Non sono ammessi ritardi o assenze ingiustificate agli allenamenti: l’allenatore dovrà essere avvisato almeno 1 giorno prima dell’assenza o 2 ore prima del ritardo attraverso una telefonata od un sms.
Regole per i giocatori durante le partite:
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I giocatori convocati devono trovarsi all’impianto sportivo dove si giocherà la partita un’ora prima dell’inizio.
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il giocatore convocato dovrà presentarsi ad ogni partita con: divise da gioco (principale e secondaria) complete, eventuale sopramaglia,1 asciugamano ed il proprio documento d’identificazione pena la non partecipazione alla partita.
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Durante le partite è vietato indossare maglie sotto quella da gioco, salvo condizioni di freddo particolari.
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Non sono ammesse assenze o ritardi ingiustificati alle partite: l’allenatore dovrà essere avvisato il giorno dell’ultimo allenamento antecedente la gara prima che esso abbia comunicato le convocazioni.
Articolo 6 – Gli allenatori e gli istruttori
Gli allenatori e gli istruttori devono trasmettere ai propri giocatori valori come il rispetto, la sportività, la civiltà e l’integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello sport.
Chi intraprende l'attività di allenatore e istruttore, sia professionalmente che a livello volontario, deve essere portatore di questi valori e rappresentare un esempio per i propri atleti.
Il comportamento degli allenatori, dunque, deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutte le componenti: atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione.
I tecnici sono presi ad esempio dai giovani come modelli di comportamento e devono comprendere la pesante influenza che parole ed atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti che compongono la loro squadra.
Per questa ragione, i tecnici devono considerare come propria responsabilità la trasmissione dei suddetti valori morali impegnandosi al rispetto dei seguenti principi:
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promuovere lo sport e le sue regole esaltandone i valori etici, umani ed il fair play;
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comportarsi secondo i principi di lealtà e correttezza, in modo da costituire un modello positivo per tutti gli atleti;
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non premiare comportamenti sleali, né adottarli personalmente;
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non compiere in alcun modo atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara o ad assicurare a chiunque un indebito vantaggio;
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astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale dell’avversario;
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rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
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segnalare agli organi societari preposti ogni situazione di conflitto di interessi anche solo apparente;
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sostenere e partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo.
In particolare per il settore giovanile, i tecnici si impegnano a:
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garantire, anche attraverso costante aggiornamento, che la propria preparazione sia adatta ai bisogni dei giovani ed in particolari dei bambini in funzione dei diversi livelli di impegno sportivo;
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evitare atteggiamenti vessatori o esageratamente punitivi;
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evitare di suscitare nei giovani, e bambini in particolare, aspettative sproporzionate alle proprie effettive potenzialità;
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dedicare eguale attenzione ed interesse a tutti i bambini indipendentemente dalle potenzialità individuali;
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procedere, nella formazione delle squadre giovanili, alla selezione degli atleti tenuto conto non soltanto dei risultati sportivi e/o della condizione fisica bensì anche dell’impegno dimostrato, della condotta tenuta, del rispetto delle regole e delle persone.
Pertanto un allenatore dell’Associazione NON DEVE:
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fumare, bere alcolici, assumere sostanze illecite, usare un linguaggio volgare all’interno del “gruppo”;
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arrivare in ritardo agli allenamenti e alle partite;
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criticare avversari, arbitri, società di appartenenza e società avversarie all’interno del “gruppo”;
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umiliare e criticare pubblicamente i giocatori.
Pertanto un allenatore dell’Associazione DEVE:
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ricordarsi che lui lavora per lo sviluppo di giocatori che sono della società che li tessera, pertanto il suo compito principale sarà quello di far crescere ogni giocatore che allena e non di vincere le partite;
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ricordarsi che in quanto allenatore non può comunque sostituirsi ai genitori del giocatore, ma con loro deve collaborare per uno sviluppo psico-fisico equilibrato del ragazzo;
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Partecipare e coinvolgere il proprio “gruppo” alla vita della società, ovvero: assistere alle partite della prima squadra in casa, presenziare alle cene sociali ed a tutte le iniziative che verranno proposte dalla società durante la stagione.
Articolo 7 – I genitori
I genitori, nella condivisione degli obiettivi che l’Associazione si prefigge attraverso l’adozione del presente Codice Etico, in considerazione del loro ruolo di educatori e primi insegnanti delle regole di comportamento, nell’ottica di una crescita dei loro figli in un ambiente sano nel segno di una cultura dello sport e dei suoi valori etici, si impegnano a:
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far vivere ai giovani atleti, ed in particolare ai bambini, un’esperienza sportiva che li educhi ad una sana attivitàfisico-motoria anteponendo la salute ed il benessere psico-fisico ad ogni altra considerazione;
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favorire nei processi educativi la cultura del fair play e della solidarietà nello sport;
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evitare di suscitare e/o alimentare aspettative sproporzionate alle loro possibilità;
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promuovere un’esperienza sportiva che sappia valorizzare le potenzialità dei propri figli nel rispetto delle loro esigenze primarie e dei loro bisogni particolari, propri dei naturali processi di crescita, evitando ogni forma di pressione anche psicologica e favorendo un equilibrato ed armonico sviluppo delle abilità psico-motorie;
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astenersi da atteggiamenti, frasi o gesti che possano offendere gli atleti in campo e gli allenatori;
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rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
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evitare discussioni tecniche con gli allenatori, ai quali viene affidata ogni responsabilità in tal senso: eventuali osservazioni potranno essere riportate ai rappresentanti di squadra o degli organi direzionali che provvederanno a chiarire ogni possibile malinteso;
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mantenere un comportamento responsabile verso i sostenitori delle squadre avversarie evitando atteggiamenti, frasi o gesti che possano offenderli.
Articolo 8 – Il dirigenti
I dirigenti dell’Associazione devono impegnarsi ad adeguare il proprio operato ai principi del presente Codice Etico ed impegnarsi a farlo conoscere a tutti gli atleti, i tecnici ed i genitori.
I dirigenti dell’Associazione durante la gara devono svolgere le seguenti funzioni:
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rappresentare a tutti gli effetti - anche per quanto concerne questioni amministrative e disciplinari relative alle gare nelle quali esercita le sue mansioni, di fronte agli arbitri,
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ufficiali di campo ed alla società avversaria - la squadra da lui accompagnata;
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rispondere, a tutti gli effetti, della disciplina e del comportamento degli atleti e dell'allenatore della squadra;
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compilare e stampare la distinta (od il camp 3 elettronico) con i convocati dai tecnici, prima di ogni gara;
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in casa verificare gli spogliatoi ospiti ed arbitri con controllo luce, riscaldamento e acqua calda;
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controllare i documenti dei giocatori;
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assistere ed accogliere gli arbitri, gli ufficiali di campo e gli avversari;
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presentarsi agli arbitri ed ufficiali di campo prima dell'inizio della gara, esibendo la tessera, farsi registrare a referto e far registrare a referto i tesserati che intendono prendere parte alla gara, con le modalità previste dalle Disposizioni Organizzative Annuali;
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in casa, consegnare e ritirare i palloni per il riscaldamento delle squadre;
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in caso di trasferta coordinare la partenza e l’arrivo al campo di gioco con lo staff tecnico;
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firmare e presentare ogni eventuale reclamo, proposto prima dell'inizio della gara, in sostituzione del presidente della società;
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firmare e/o presentare qualsiasi altra dichiarazione, istanza, reclamo o ricorso previsto dai regolamenti federali;
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esercitare le funzioni di dirigente addetto agli arbitri, quando designato dalla sua società per lo svolgimento di tale mansione o quando previsto dai regolamenti federali;
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prima della gara e durante l'intervallo tra il primo ed il secondo tempo può entrare sul campo di gioco per conferire con i propri giocatori;
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durante lo svolgimento della gara deve restare al tavolo degli ufficiali di campo senza disturbare l'operato degli stessi e degli arbitri;
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durante l'intervallo ed alla fine della gara può conferire in forma corretta con gli arbitri e gli ufficiali di campo;
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in assenza del dirigente accompagnatore, i suoi compiti e mansioni sono svolti dall'allenatore o, in mancanza, dal capitano della squadra.
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E' consentito iscrivere a referto un secondo dirigente tesserato che avrà il compito di coadiuvare l'attività del dirigente accompagnatore.
Per quanto riguarda, ove previsto, il Dirigente addetto agli arbitri durante la gara deve:
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assistere gli arbitri in ogni momento, a partire dall'arrivo nell'impianto di gioco, un'ora prima dell'inizio della gara, e rimanere a loro disposizione fino a quando non lo abbiano abbandonato.
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segnalare al primo arbitro la presenza in panchina di persone non iscritte a referto e controllare il rispetto del divieto di accesso allo spogliatoio degli arbitri, sancito dall'art. 75 R.E.
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adempiere a quanto venga richiesto dagli arbitri in merito all'ordine pubblico, alla disciplina delle squadre ed a quanto altro necessario o utile per il migliore espletamento dei compiti arbitrali.
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deve prendere posto alla sinistra del tavolo.
I dirigenti dell’associazione durante l’anno devono:
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Compilare l’elenco dei giocatori con dati anagrafici aggiornati entro la prima settimana dall’inizio degli allenamenti ed inviarne una copia via mail alla segreteria sportiva.
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Programmare le visite mediche sportive.
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Creare un registro con le fotocopie dei documenti d’identità di tutti i giocatori (se squadra giovanile) opportunamente firmate e timbrate dal presidente dell’associazione, da presentare agli arbitri prima di ogni gara. Si chiederà comunque ai giocatori di portare ad ogni partita anche il proprio documento in originale, in modo da iniziare a responsabilizzarli su quello che sarà un loro obbligo futuro.
I dirigenti dell’associazione durante gli allenamenti devono:
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Tenere una borsa medica in collaborazione con lo staff tecnico e controllare l’approvvigionamento della stessa. In caso di mancanza di materiale segnalarlo alla segreteria.
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Essere presenti agli allenamenti, in modo da garantire assistenza al tecnico (che non dovrà mai essere da solo in palestra) in caso di necessità.
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Segnalare tempestivamente alla segreteria eventuali problematiche relative alle palestre/campi di gioco: sicurezza, agibilità, guasti agli impianti elettrici/idraulici.
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Impedire l’accesso al campo di gioco/allenamento a chiunque si presenti con scarpe non pulite o bagnate.
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Assistere alla fine di ogni allenamento (conteggio del numero dei palloni e loro ricovero, ritiro attrezzature, chiusura palestra per chi si allena per ultimo, con relativo controllo luci, rubinetti, docce, porte interne ed esterne).
Articolo 9 – Azioni disciplinari
L’obiettivo dell’Associazione è quello di educare allo sport e di formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare. Eventuali violazioni del Codice da parte di chiunque saranno valutati dal Consiglio Direttivo dell’Associazione che, sentite le testimonianze di tutte le parti in causa, decideràeventuali azioni disciplinari da intraprendere.
La sanzione deve essere decisa in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia.
Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse non solo nei locali in cui si svolge l’attività sportiva, ivi compresi gli spogliatoi, ma anche fuori dall’ambito della palestra, ma che siano espressamente riconducibili a fatti ed eventi che possano avere una forte ripercussione nell’ambiente o nell’attività dell’Associazione. La convocazione dei genitori degli atleti non deve configurasi come sanzione disciplinare, ma come mezzo di informazione e di accordo.
Le sanzioni possibili sono le seguenti:
Richiamo verbale non ufficiale: a questa sanzione, per le mancanze di minore entità commesse dagli atleti, possono fare ricorso direttamente anche gli allenatori o dirigenti in virtù del ruolo che a loro viene riconosciuto di educatori e di esempio per i più giovani;
Richiamo ufficiale verbale o scritto.
Sospensione dall’attività per un periodo di tempo.
Questi ultimi due tipi di sanzione possono essere decisi solamente dal Consiglio Direttivo, sentite tutte le testimonianze.